Le Carré Français è un’enclave transalpina a pochi passi da Piazza Cavour, nel quartiere Prati di Roma. Un locale elegante e multifunzionale, che di recente ha festeggiato il quinto anno di attività.
Un bretone all’ombra del Cupolone
Nonostante sia una delle tradizioni gastronomiche più importanti al mondo, sono pochissimi gli indirizzi romani interamente dedicati alla cucina o alle specialità francesi.
“Quando volevo aprire questo locale, tutti mi dicevano: non venire a fare questa cosa a Roma, qui non funzionerà mai un ristorante francese. E così, ho accettato la sfida. Roma mi ha accolto fin da subito e eccoci ancora qui. I romani mi hanno adottato e questo mi gratifica del lavoro sinora svolto, non senza ostacoli però. Abbiamo fatto una scelta: non essere il ristorante francese di Roma, ma il ristorante francese del quartiere”. A parlare è Jildaz Mahé, l’imprenditore bretone che da un lustro gestisce con passione e dedizione la sua creatura, che è sì un bistrot parigino, ma anche bottega di prodotti d’eccellenza e boulangerie artigianale.
I motivi per tornare spesso e volentieri da Le Carré Français non mancano dunque, io ne ho individuati 5, proprio come gli anni appena compiuti dal locale di via Vittoria Colonna.
1. Il Croissant
La colazione de Le Carré Français può essere sia dolce che salata, ma non si può prescindere dall’assaggio del loro croissant, realizzato con il 100% di materie prime francesi tra cui il burro con alto tasso di materia grassa (86%). Può essere servito semplice o farcito con caramello, crema pasticciera o marmellate.
2. I formaggi
Se si parla di eccellenze francesi non possono certo mancare i formaggi. Qui troviamo un ottimo Camembert, lo stagionale Mont d’or (base anche della tipica “Fondue et frites”), il classico chèvre (di capra) a latte crudo, il Brie de Meaux e il Comté anch’esso a latte crudo (vaccino) stagionato 30 mesi. Concedetevi, magari a fine pasto, un tagliere e raggiungerete picchi di goduria davvero notevoli.
3. I vini e il sidro
La cave à vin a vista custodisce le bottiglie di piccole cantine francesi (acquisto diretto) provenienti da tutte le regioni del Paese, dalla Borgogna alla Champagne. Tra le etichette di vini si nasconde anche un sidro bretone, ottima notizia se come me siete amanti dei fermentati di mele e preferite quelli francesi, poco distribuiti in Italia, rispetto ai più diffusi di stampo britannico.
4. La Cucina
Che sia per una pausa pranzo, un brunch domenicale o una cena, Le Carré Français resta sempre una valida opzione. In cucina la giovane (e romana) Letizia Tognelli. Oltre ai suoi piatti (provate il Petto d’anatra cotto a bassa temperatura), è possibile gustare specialità di charcuterie, come la selezione di Foie Gras o le ostriche.
5. I dolci
Abbiamo iniziato con i croissant, chiudiamo il cerchio con altrettanta dolcezza. Le crêpes sono realizzate a vista in diverse varianti, compresa quella Suzette, flambata al Grand Marnier e sciroppo all’arancia fatto in casa. Presenti in menu tutti i grandi classici della pasticceria francese: madeleine, èclair, tarte citron, tarte tatin, Mont Blanc e macarons.