Proporre la loro idea di ristorazione moderna, in una zona in cui la cucina tradizionale ha quasi il monopolio: questa la sfida di Sara Scarsella e Matteo Compagnucci.
Prima di approdare ai Castelli Romani, i due chef sono passati dall’Australia e precedentemente dalle cucine di Caino a Montemerano (2 stelle Michelin) e per quelle di due templi come il Noma e il Geranium di Copenaghen.
La fusione di queste esperienze si compie nel loro ristorante, che non a caso si chiama Sintesi e questa è la mia recensione per Agrodolce.